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Dall'essere PENSIERO all'essere AMORE


Attorno all’espressione “Amo dunque sono” ruota il 9° Forum di Biodanza di Vicenza: un invito a cambiare prospettiva, a sostituire il “cogito” cartesiano con la parola AMORE. Se ci pensiamo bene sono passati 400 anni dall’assunto “cogito ergo sum” (penso dunque sono); pertanto che nuovo punto di vista ci propone il Forum? Agli inizi del ‘600 Cartesio invitava a porre l’attenzione sulla mente, sul ragionamento, sul pensiero, mentre il Forum, provocatoriamente, sembra dare più rilevanza al cuore. Cosa ci suggerisce tutto questo, soprattutto in un’ottica di ecologia profonda che sarà la linea-guida del Forum? Quest’ultima ha come fondamento la NON separazione, la pari dignità che ogni essere vivente (umano e non) possiede, la fusione con il TUTTO a cui noi apparteniamo e che permette relazioni e interconnessioni che superano lo spazio e il tempo. Dunque il cuore, piuttosto che la mente, cosa ci permette di fare?

Spesso nella società attuale si è spinti a prendere decisioni o a passare al cambiamento sulla base di calcoli, ragionamenti e convenienze, ma cosa succederebbe se sostituissimo tutto

questo con fiducia, ascolto di sé, coerenza tra l’essere e il fare? Insomma, se sostituissimo la mente con il cuore? Certo, quest’ultima opzione potrebbe sembrare paradossale e di esito incerto, se non fortuito, ma non è così. Ora vediamo perché. L’ecologia profonda, come abbiamo visto prima, prevede l’unione, la fusione, l’inclusività. Se partiamo da questo presupposto, la mente e il cuore umani non sono separati. Ciò che conta, allora, è il passaggio dall’uno all’altro: quale dei due è posto a fondamento dell’altro? Qual è la direzione? Cuore-mente o mente-cuore? Nel primo caso si tratta di ascoltarsi a livello profondo, intuitivo, istintuale per poi trasformare il nostro “sentire” in pensiero, parola e ad un livello successivo in azione. Nel secondo caso, invece, è la mente che determina ciò che sentiamo, o piuttosto che offusca il nostro “sentire”. Allora la domanda che sorge spontanea è: manifestiamo veramente quello che siamo se ci affidiamo alla mente che molto spesso MENTE al cuore perché influenzata da calcoli, ragionamenti e convenienze che dipendono dall’esterno? In sintesi, l’espressione “amo dunque sono” vuole essere l’invito a guardarsi dentro, a dare alla vita di ognuno la possibilità di essere vissuta in modo coerente, sincero ed autentico per poter trarre nutrimento da ciò che veramente sentiamo, vogliamo e siamo. E quello che siamo, sembra suggerirci l’espressione stessa, è AMORE.


Valeria Pilli

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