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Trascendenza

Aggiornamento: 27 mag 2022


Cercando il significato della parola “trascendere” sul vocabolario troviamo:

esistere al di fuori o al di sopra della realtà sensibile, sorpassare un certo limite della conoscenza o della realtà.

Andare oltre i limiti imposti dalla convenienza, dall’equilibrio, dall’educazione, eccedere.


“Letizia che trascende ogne dolzore” (Dante)


“Il movimento connaturato all’esistenza, dell’esistente verso l’essere, cioè tendere verso il mistero dell’essere” (K. Jaspers Filosofo 1883-1969)


“In Biodanza ho definito il concetto di Trascendenza come la funzione naturale dell’essere umano di vincolo essenziale con tutto ciò che esiste: esseri umani, animali, vegetali, minerali, in sintesi con la totalità cosmica. Trascendere significa superare il limite” Rolando Toro Araneda


Questo per dire che la trascendenza non è solo del divino ovvero i santi che si identificano con contemplazione e amore come ci hanno raccontato, oppure se abbiamo incontrato qualche amante dell’arte possiamo sapere che un grande artista come Michelangelo nel momento in cui ha concepito una sua opera d’arte, la Cappella Sistina, ha contattato una realtà oltre tutto ciò che è semplicemente terreno andando oltre il sensibile.

Oggi sappiamo che la trascendenza ci appartiene, fa parte della nostra natura di esseri umani che tendiamo verso il tutto di cui siamo parte.

La logica del controllo ci ha portato a vivere i rigidi codici della ragione dimenticando le emozioni intense, gli stati alterati di coscienza spesso raggiunti danzando e permettendo che la musica entri e ci faccia danzare, ciascuno di noi diventa la musica nella quale il proprio corpo si muove, attimi di purezza infinita.

Abbiamo dato molta importanza alla testa, alla parte alta del nostro corpo e relegato le emozioni che sono viscerali alla parte bassa considerata inferiore e oscura, in questa discriminazione culturale ci siamo persi la capacità di godere fino a trascendere nella passione erotica o nell’estasi di fronte ad uno spettacolo della natura.

In una società in corsa verso il successo, abbiamo dimenticato la nostra umanità ovvero il nostro essere semplicemente umani quindi, senza negare la conoscenza intellettuale e il progresso, ritroviamo la nostra naturale dimensione estatica, la nostra connessione col tutto di cui siamo parte.

Considerato che la trascendenza è in noi stessi, gioiamo vivendo ogni istante della nostra vita con lo stupore di un bimbo che vede per la prima volta una margheritina nel prato.

Rendiamoci conto e diventiamo consapevoli della saggezza innata presente nell’Universo, danziamo sino a irradiare luce, amore, creatività prendendoci cura di noi stessi in quanto tempio unico, magnifico, perfetto il cui unico scopo è godere e vivere danzando la vita.


Luisa Pigliapoco

Dicembre 2020



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