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Direzione del cambiamento


Cambio sempre continuamente, ogni frazione di secondo qualche parte di me sta cambiando anche una singola cellula e questo fa sì che io sia in costante evoluzione nel percorso della mia vita.

Le mie cellule sanno cosa fare, hanno la saggezza antica che le muove nel loro percorso sicuro.

Per me il cambiamento è un momento di incertezza in cui mi guardo attorno incredula e perplessa perché ho perso il contatto con la Natura, con Madre Terra per questo sono confusa e non so come muovere il primo passo.

Gli uccelli migratori non hanno dubbi partono, volano per migliaia di chilometri guidati dal loro istinto antico, dalla fiducia che non mette in discussione le leggi della natura.

Il cambiamento implica da parte mia l’esserne cosciente e consapevole, impostare la direzione, seguire la rotta verso l’obiettivo.

Posso venire travolta dalla corsa dettata dal consumismo, dai falsi obiettivi di una piramide sociale che pone l’uomo al vertice come predatore assoluto, dal potere; posso lasciarmi cullare dalla confort zone che dà sicurezze apparenti, impossibili da mantenere.

Poi tutto cambia, riprendo in mano il timone del mio essere, affronto il nuovo, acquisisco una nuova coscienza di me senza perdermi in inutili digressioni.

Comprendo il mio essere unica facente parte del tutto, sono parte di un gruppo senza il quale non posso essere, sono cosciente della mia umanità che si specchia nell’umanità degli altri e diventa relazione, cooperazione, scambio nel rispetto reciproco della propria ed altrui dignità dando vita all’integrità mia e del mio appartenere all’universo.

La direzione del mio cambiamento, parte da me stessa dall’approfondire il rapporto col mio io e col mio corpo, dall’avere maggior cura della mia sacralità in quanto essere umano unico e va verso il legame con la natura attraverso il cibo semplice e nutriente, il contatto con i miei simili, con gli elementi primari acqua, aria, terra e fuoco. Il mio desiderio profondo è quello di godere delle piccole cose come un piccolo fiore che sboccia, un prato umido di rugiada, immergermi nelle acque salate del mare, fare della mia vita una danza meravigliosa.

Luisa Pigliapoco

Luglio 2020

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